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VIII Municipio

VIII Municipio comprende i quartieri Ostiense, San Paolo, Garbatella, Navigatori, Tor Marancia, Tre Fontane, Grottaperfetta e Appia Antica.

Parco regionale dell’Appia antica in un mix di natura, paesaggio e archeologia

Nel 312 avanti Cristo il console Appio Claudio dà il suo nome al tracciato di una nuova strada che raggiunge la Campania e successivamente Brindisi.

La principale caratteristica di questa nuova strada è di essere percorribile con ogni tempo e con ogni mezzo, grazie alla pavimentazione realizzata con grandi pietre levigate e perfettamente combacianti, poggiate su uno strato di pietrisco che assicura tenuta e drenaggio. Per secoli la via Appia antica è stata la principale via di comunicazione con il Sud, solo nel ‘500 con l’uso della Via Appia Nuova, l’Appia diventa una strada secondaria.

In tutto questo lasso temporale, però la strada aveva raccolto la storia di Roma, delle sue famiglie e di tutti coloro che l’avevano attraversata. Ancora oggi percorrendo l'Appia Antica si incontrano testimonianze straordinarie dal periodo repubblicano in poi. Già poco tempo dopo la sua apertura, l’Appia divenne uno dei luoghi prediletti dai romani per seppellire i morti. Secondo la legge, infatti, era proibito seppellire i morti all’interno della linea sacra (pomerio) e quindi le prime miglia della via Appia divennero veri e propri mausolei, con monumenti funerari di illustri famiglie, ma anche colombari di confraternite costituite per dare ai propri affiliati una degna sepoltura e ancora cimiteri sotterranei. Con il passare del tempo alcuni sepolcri divennero fortezze (come ad esempio quello di Cecilia Metella) e man mano che la via andò in disuso si perse l’attenzione per queste opere che subirono saccheggi prima che l’archeologia divenne un interessa importante. Il paesaggio è unico e romantico e attraversa tutte le diverse epoche storiche: dall’acquedotto romano alle locande e ai punti di ristoro per le persone che attraversavano la via nelle diverse epoche.

Dal punto di vista naturalistico il parco rappresenta il corridoio biologico più importante per l’ingresso di elementi di naturalità nel centro urbano, ma anche e per gli elementi di biodiversità in esso presenti. La vegetazione è particolarmente variegata ma sempre più marginalizzata. La fauna presenta diverse tipologie di anfibi: rospi e rane, ma l’animale simbolo del parco dell’Appia antica è, senza dubbio, la volpe.